Recensione tesi “Charlotte Mason. Una filosofia dell’educazione”
- Posted by Insegnanti Evangelici
- Categories Articoli, Libri consigliati
- Date Agosto 6, 2012
Lucia Stelluti
CHARLOTTE M. MASON. Una filosofia dell’educazione
Università La Sapienza di Roma – Facoltà di filosofia
Corso di laurea in pedagogia e scienze dell’educazione e della formazione
A.a. 2010-2011
La tesi di laurea in pedagogia generale introduce in Italia la vita, l’opera e la filosofia dell’educazione di Charlotte Maria Sha Mason (1842-1923), educatrice e pedagogista inglese di fede anglicana. La ricerca prende spunto dall’opera For The Children’s Sake di SUSAN SCHAEFFER MACAULAY (Crossway Books 1984) nella quale si fa riferimento in modo sommario a questa figura fino ad oggi in pratica sconosciuta a livello accademico in Italia.
Mason costruì la sua filosofia educativa, sulla base della teologia biblica radicata nella tradizione della chiesa Anglicana della tarda epoca vittoriana, avendo alle spalle una solida formazione accademica e numerose esperienze come insegnante oltre che una sensibilità fine ai bisogni educativi della sua epoca.
Per avvicinare il lettore in modo diretto alla figura di Charlotte Mason, l’autrice ha cercato di tradurre nel modo più fedele possibile, diversi brani tratti dalle sue opere e da scritti lasciati dalla cerchia di amici più intimi. Il lavoro si articola in tre parti attraverso le quali si cerca di cogliere il cuore dell’opera di Mason e i limiti del suo sviluppo, al fine di “riconsegnarle un posto nella storia della pedagogia moderna…e comprenderne l’apporto specifico nella Teoria dell’educazione cristiana”.
La prima parte ricostruisce brevemente, con alcuni punti d’ombra, la biografia di Mason e le esperienze educative da lei avviate, evidenziando quanto lavoro di ricerca storica resti ancora da farsi. In particolare qui ricordiamo la costituzione dell’associazione di genitori PNEU – Parents’ National Educational Union (della rivista Parents’ Review e delle scuole a essa legate) e della House of Education, istituto di formazione per insegnanti; scrittrice prolifica di prosa e poesia.
Nella seconda parte si entra nel cuore della filosofia masoniana, in particolare attraverso l’opera The Essay Towards A Philosophy of Education (1923), che oltre a essere il suo ultimo scritto è anche quello in cui è possibile intravedere meglio la progressione del suo pensiero. Alcuni elementi distintivi del suo pensiero sono il riconoscimento del bambino quale persona, l’educazione intesa come la scienza della relazione che il bambino instaura naturalmente con il maggior numero di cose e idee che lo circondano e principalmente con Dio stesso. Infine gli strumenti dell’educazione si distinguono nettamente dai principi dell’educazione vittoriana, e sono l’atmosfera (fatta di esperienze reali e non artificiose, che rispetta le naturali condizioni di vita e di sviluppo del bambino), la disciplina (cioè le sane abitudini della mente e del corpo che costruiscono il carattere del bambino) e la vita (il bisogno del bambino, cioè, di ricevere nutrimento intellettuale, morale e fisico che sia fatto di cose vive, siano esse parte della creazione di Dio, o idee e pensieri raccolte nel meglio che l’umanità abbia prodotto).
Nell’ultima parte, si sofferma a considerare l’eredità lasciata da Mason, i materiali e le fonti reperibili per studiarne la figura e l’opera, con un interessante collegamento e confronto tra quella filosofia evangelica e il lavoro pedagogico svolto oggi in Italia dal CIEI (Comitato Insegnanti Evangelici Italiani).
Le fondamenta dichiaratamente anglicane del suo pensiero di Charlotte Mason hanno permesso di ascrivere la sua figura nel panorama della storia dell’educazione cristiana. Questo lavoro, solo introduttivo, getta una luce sull’influenza che la filosofia evangelica ha avuto e può ancora avere nella ricerca e nella pratica educativa. Sarebbero necessari e certamente utili per fare maggiore chiarezza, approfondimenti ulteriori sul contesto storico, teologico e pedagogico di Mason.
L’Autrice ritiene che il lascito di questa donna sia di grande valore sia per la sua opera pionieristica su molte questioni, sia per la sua rilevanza attuale in un momento di svilimento del ruolo che l’istruzione, e l’educazione in senso ampio, svolgono nell’avanzamento della nostra società.