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Intervista al Presidente Lidia Goldoni, per conoscere più da vicino il Comitato Insegnanti Evangelici Italiani.

Che cos’è il C.I.E.I.?
È un’associazione di insegnanti ed educatori che si identificano nella fede cristiana rivelata dalla Scrittura e che si impegnano a onorarla nelle scuole in cui operano. Il pensiero del C.I.E.I. si fonda sul riconoscimento di Dio, Creatore e Sovrano, al centro della realtà e quindi anche dell’educazione. Essa fa parte del mandato culturale affidato da Dio all’uomo. Tra i suoi obbiettivi:
– Elaborare e promuovere un progetto educativo e pedagogico fondato sul pensiero cristiano dell’educazione;
– Intraprendere iniziative culturali per far conoscere e diffondere la visione cristiana dell’educazione nella società;
– Vegliare sui principi che devono sovrintendere all’Istruzione in uno stato laico e democratico, orientando e promuovendo il confronto pubblico.
Com’è nato?
In seguito a un convegno organizzato nel 1997 dal centro studi IFED di Padova, nel quale si esplorarono le condizioni e orientamenti verso un possibile progetto educativo cristiano. Germogliò l’idea e successivamente l’iniziativa di fondare un organismo costituito da insegnanti cristiani evangelici. Dal novembre 2006 è anche un’Associazione (denominata C.I.E.I. – Comitato Insegnanti Evangelici Italiani).
Quali attività svolge?
Le attività del Comitato sono molteplici: incontri periodici tra i membri, attività di ricerca e studio, informazione, documentazione e scambio di materiali, rapporti di dialogo e collaborazione con altre agenzie culturali ed educative per promuovere obiettivi comuni, pronunciamenti e iniziative di carattere pubblico (lettere aperte, articoli, programmi radio e tv, conferenze ecc.) su specifici argomenti educativi e scolastici.
In quali zone di Italia è operativo?
Il C.I.E.I. agisce nei “luoghi” culturali delle agenzie e istituzioni educative italiane ed europee, secondo un progetto pedagogico i cui principi generali sono applicabili a ogni situazione. Le sue iniziative sono tanto più efficaci quanto più Dio apre opportunità favorevoli nelle realtà in cui i soci e gli amici del C.I.E.I. si trovano a operare in modo attivo. Da Torino a Roma e a Palermo membri dell’Associazione hanno partecipato a conferenze e intrapreso iniziative, confrontandosi con evangelici e laici sugli svariati temi che toccano le realtà educative e i problemi della scuola.
Gli insegnanti interessati a farne parte, cosa devono fare?
Dopo avere preso conoscenza degli scopi e della confessione di fede (pubblicati su www.insegnantievangelici.it) e averli condivisi, possono fare domanda di adesione al Direttivo il quale, sulla base dello Statuto, potrà dare riscontro positivo.
Un messaggio finale sulla scuola?
Noi evangelici dobbiamo imparare a fare progetti a lungo termine, operando “per il bene della città” in cui Dio ci ha chiamati a vivere. Come saggi amministratori, dobbiamo aspettare e affrettare la venuta del Regno di Dio, agendo su due fronti: da una parte per la scuola pubblica, in cui occorre promuovere il rispetto dei valori umani e civili che concorrono al bene pubblico di tutti i ragazzi; dall’altra per l’elaborazione e l’attuazione di un compiuto progetto cristiano che può concretizzarsi nella fondazione di scuole e istituti educativi.

Comitato Insegnanti Evangelici Italiani – 3 luglio 2009