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Libertà religiosa e minoranze.

Autore: G. LONG 

Anno di pubblicazione: 2007

Editore: Claudiana, Torino

N. Pagine: 180

L’attuale proiezione in ambito pubblico del peso della religione cattolica, la diffidente curiosità verso il mondo islamico e la progressiva emarginazione degli evangelici portano il mondo evangelico ad interrogarsi sulla laicità dello Stato, sui ruoli rispettivi dello Stato e delle chiese. Laicità significa indifferenza o, peggio, ostilità dello Stato nei confronti delle religioni, oppure garanzia e tutela della libertà degli individui di credere o di non credere e di manifestare il proprio pensiero? Può una chiesa, anche se di maggioranza, travalicare il proprio ambito d‟azione e determinare gli orientamenti della politica?
A queste domande e ad altre ancora hanno cercato di rispondere diversi Autori evangelici di varie denominazioni, che si definiscono favorevoli alla laicità proprio perché cristiani.
Ogni Autore, seppur brevemente, ha fornito un ritratto della propria formazione e degli impegni specifici che il proprio movimento ha portato e porta avanti in tema di libertà religiosa.
Documenti utili all‟esterno, ma anche all‟interno delle chiese, per una migliore conoscenza reciproca. Accanto alle richieste nazionali vengono anche fatte conoscere le istanze internazionali sulla tutela della libertà religiosa. A esse è dedicato il saggio di Tiziano Rimordi, che illustra il sistema di tutela di tale libertà nell‟ambito dell‟ONU e del Consiglio d‟Europa. Molto interessante anche l‟excursus sulla scuola, di Long, sull‟azione degli evangelici dagli anni „80 per combattere l‟obbligatorietà all‟insegnamento della religione cattolica nella scuola statale. Rimangono aperte differenze sulle proposte: introdurre un insegnamento laico delle religioni? Togliere l‟ora di religione? O altro?
Un‟altra occasione per questa pubblicazione è la morte di due personaggi che sono stati molto importanti per la storia della libertà religiosa in Italia: Giorgio Peyrot e Giorgio Spini, ai quali sono dedicati due articoli. A loro si è aggiunto il ricordo di Roberto Bracco, uomo del secolo scorso, anch‟egli testimone della battaglia per la libertà religiosa.
Per ultimo si avanza la proposta di istituire nel calendario una giornata della libertà il 17 febbraio, libertà di coscienza, di religione e di pensiero, per sensibilizzare tutti su questi argomenti.
Il libro è interessante per le finestre che apre: urge in Italia una vera laicità e una legge sulla libertà religiosa che ponga fine alle discriminazioni; è necessario un occhio vigile su quanto sta avvenendo all’interno della comunità europea e internazionale. Il nodo “scuola e religione” si capisce che è ancora da sciogliere e da ragionare anche all‟interno del mondo protestante.
Il testo è utile per ripercorrere sommariamente e capire la nostra storia, tutta italiana, sull’argomento laicità e libertà religiosa. E‟ indubbio che si deve ancora parlare di laicità incompiuta.
Catia Bonucchi