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Il bambino è competente. Valori e conoscenze in famiglia.

Autore: JESPER JUUL 

Anno di pubblicazione: 2001

Editore: Feltrinelli

N. Pagine: 188

L’Autore, Danese, terapeuta familiare e autore di diversi libri, rivolti sia ai genitori che ai professionisti, è stato direttore del Kempler Institute di Scandinavia, un centro di perfezionamento in terapia familiare ed è ora capo di una scuola europea per genitori chiamata “family lab”. Ha vissuto negli anni Novanta un’intensa esperienza professionale nei campi profughi in Croazia e Bosnia, dove ha avuto modo di verificare “in situazione” le sue teorie.
Il testo. Destinato tanto ai genitori quanto ai professionisti del settore, il testo risulta semplice e di immediata comprensione.
Nel primo capitolo più teorico, l’A. introduce il testo contestualizzando culturalmente la sua riflessione pedagogica ed arricchendola della sua esperienza personale di figlio, genitore e terapeuta. Muove una critica alla visione della famiglia così come è stata concepita per secoli, esclusivamente come struttura di potere, capeggiata da un patriarca autoritario, dove i figli erano visti come tabula rasa e soggetti esclusivamente passivi del rapporto educativo.
In questo contesto le priorità erano il raggiungimento di valori esteriori e l’assenza di conflitto: un figlio era considerato bravo e ben educato se si comportava bene e non causava problemi nei contesti sociali.
Punto di partenza della riflessione di Juul è la considerazione del bambino come persona completa e sociale, collaborativa e comunicativa. Queste caratteristiche sono considerate come innate: anche il bambino più piccolo collabora, nel senso che imita il genitore (o chi gli sta vicino) e comunica empativamente le sue emozioni e i suoi bisogni.
Concetto chiave nella famiglia diventa allora quello di uguale dignità, a sottolineare non un uguaglianza statica che appiattisce le diversità, ma una concezione dinamica in relazione al ruolo e alle circostanze.
Lungi da essere un testo puramente didattico, l’A. sviluppa il suo pensiero con una carrellata di esempi attingendo dalla sua esperienza personale e coinvolgendo il lettore.
Scorrendo le pagine, quello che maggiormente mi ha colpito del testo è la capacità di comunicare e trasmettere con semplicità il punto di vista del bambino, invitando il genitore o l’educatore ad una comprensione più profonda del bambino per valorizzare le sue competenze.


Alessandro Fanan