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Durante la discussione del documento sulla famiglia, la PEF ha posto una base importante dalla quale è partita tutta la riflessione circa la famiglia: “la Bibbia è l’unica Parola di Dio ispirata, infallibile ed autorevole”; tutto il discorso che ne segue è dunque fondato su ciò che la Bibbia insegna su questo importante argomento.

Posto questo fondamento, si è poi passati ad esporre in che modo la Parola di Dio concepisce il matrimonio: esso è l’unione sessuale ed emotiva tra un uomo e una donna. L’unione sessuale dovrebbe essere esclusiva, mentre quella emotiva è destinata ad offrire compagnia e conforto ad entrambi i coniugi (Genesi 2:18-24). Infine l’unione tra un uomo ed una donna è concepita per essere un ‘mettersi sotto lo stesso giogo’ o un collaborare insieme per adempiere i tanti compiti che si hanno in comune (Marco 10:9).

Il matrimonio è stato concepito per creare un ambiente stabile e protettivo per la procreazione e l’educazione dei figli, e non solo, dall’unione matrimoniale fluiscono i benefici della crescita, del rinnovamento e della stabilità nella società civile e nel suo complesso. Essa fu benedetta in modo particolare da Cristo, con la sua presenza alle nozze di Cana (Giovanni 2), non dimenticando che, biblicamente, l’unione matrimoniale tra un uomo e una donna riflette l’unione mistica tra Cristo e la sua Chiesa (Efesini 5:25-27).

Giunti alla conclusione che la famiglia rappresenta lo scopo di tale unione matrimoniale, durante il dibattito sono stati esaminati i seguenti punti:

  • Lo scopo del matrimonio

  • Riaffermazione del matrimonio tradizionale

  • La base del matrimonio nella Scrittura e nella tradizione

  • Implicazioni di una dichiarazione positiva anziché negativa sul concetto non cristiano della famiglia.

  1. Nuove forme di famiglia

A seguire si è passati ad analizzare il fenomeno delle nuove forme di famiglia.

La costante pressione da parte di associazioni di omosessuali, partiti politici, civili ecc. nei confronti dei governi, nel richiedere diritti civili e cambiamenti giuridici a favore dei gay, costringe sempre più Stati ad approvare matrimoni omosessuali. La società è quindi posta di fronte ad un profondo cambiamento, che trasformerà per sempre il volto della famiglia tradizionale. Con il diffondersi di matrimoni tra persone dello stesso sesso verranno inevitabilmente a crearsi forme nuove di famiglia: il desiderio di avere dei figli propri porterà coppie di marito e marito, impossibilitati a procrearne insieme, ad adottare dei bambini; o ancora ad allevare un bambino, figlio biologico di uno dei coniugi (stesso dicasi per coppie di donne).

Questo stravolgimento dell’assetto familiare è agevolato anche dai progressi in campo medico. La medicina, in constante avanzamento, contribuisce infatti nel trovare metodi, al fine di riuscire ad avere dei figli, alternativi a quello naturale; non solo per coppie gay ma anche per coppie etero che hanno difficoltà fisiche. Adottare metodi alternativi contribuisce alla creazione di nuove variazioni familiari; ad esempio: un bambino con tre genitori nato da donna 1 e impiantato nell’utero di donna 2 (maternità surrogata). Questa ipotesi risulterebbe ancora più rivoluzionaria se donna 2 avesse già passato il periodo della menopausa.

Queste nuove forme di famiglia nucleare creeranno forme nuove di famiglia allargata, con altrettanto nuove figure parentali. La forma di famiglia tradizionale, composta da padre, madre e figli biologici i quali condividono la stessa abitazione, restando a stretto contatto tra loro per tutta la vita, diventerà sempre meno comune; sono ancora sconosciuti quali siano gli effetti psicologici a lungo termine di questi cambiamenti.

  1. Implicazioni: per la società

Se la famiglia che è la base della società cambia, la società stessa risentirà di tali cambiamenti. Cambiamenti che investiranno tutti i campi, da quello legale (leggi fiscali, diritti pensionistici, cause di divorzio, protocolli di adozione e di custodia del bambino), a quello educativo (l’educazione sessuale o civica delle scuole), dai media (pubblicità programmi televisivi, film e telefilm), che normalizzeranno il cambiamento, all’arte pubblica, le sottoculture, la musica e la moda.

  1. Implicazioni: per la chiesa

La chiesa, anch’essa parte integrante di questa società in continuo cambiamento, si troverà di fronte a tante questioni delicate da affrontare. Come gestire l’appartenenza alla chiesa, l’elezione dei ministri di culto, del consiglio di chiesa e dei vari responsabili? La nomina di questi sarà condizionata? Questi sono solo i primi dei quesiti da sciogliere; per non parlare poi del timore che l’insegnamento della chiesa possa cambiare, e che tutto questo nuovo sistema possa influire sull’educazione dei figli dei credenti. Si è discusso intorno alla possibilità di avere figli di coppie dello stesso sesso nella chiesa, e se ciò cambierà il modo in cui vengono presentati i bambini al Signore, o se cambieranno gli altri servizi che di solito si tengono nelle chiese pentecostali.

  1. Possibili difficoltà

In questo punto si sono considerate le sfide legali che le chiese potrebbero affrontare, in quanto alcune loro posizioni potrebbero essere considerate discriminanti verso le coppie dello stesso sesso o verso i propri figli.

Primo fra questi potrebbe essere il taglio dei fondi pubblici alle chiese pentecostali che non promuovono il principio di uguaglianza e diversità. Tali difficoltà legali insieme alla pressione finanziaria potrebbero colpire anche le istituzioni formative pentecostali, come pure le librerie cristiane evangeliche, i centri di recupero tossicodipendenti, i servizi di consulenza, e così via: insomma tutti gli enti sostenuti dalle chiese.

  1. Risposte possibili

Il dibattito si è poi volto a cercare soluzioni alle difficoltà sopra esposte. Per porre rimedio al problema della nomina delle cariche si potrebbero prendere in considerazione delle elezioni per votazione anziché tramite consiglio di chiesa: ciò allontanerebbe l’accusa secondo cui un comitato elettivo sia discriminatorio.

Per allontanare condanne di violazione del principio di uguaglianza e diversità si potrebbe arrivare al rifiuto totale di celebrare qualsiasi tipo di matrimonio, sia esso eterosessuale o omosessuale. Inoltre, ci si potrebbe rifiutare di fornire documentazioni scritte che appaiano discriminatorie e invece operare sulla base della tradizione non scritta (per esempio, seguendo i modelli scandinavi).

Si potrebbe intraprendere un programma di insegnamento in seno alle chiese per prevenire le divisioni intergenerazionali. Tuttavia sarebbe opportuno presentare un argomento di discussione contro il cambiamento fuori dalle chiese, atto che rientra nei diritti di quest’ultime in ogni paese democratico; tenendo ben presente che se le chiese tacciono, non potranno influire sui cambiamenti della forma della società, mentre se le chiese parlano con franchezza possono riuscire a persuadere altri.

Comunque, è necessario che le chiese siano ben informate e preparate se debbono impegnarsi nel dibattito pubblico.

  1. Storia del cambiamento

Si è sottolineato che la storia del cambiamento in Usa, Europa e altri Paesi nel mondo ha avuto luogo principalmente attraverso sfide ed alterazioni giuridiche, piuttosto che attraverso dibattiti in Parlamento o con documenti programmatici di partiti politici.

  1. Teologia di opinione liberale

Questa prospettiva vede la ridefinizione del matrimonio come se fosse simile all’abolizione della schiavitù o al riconoscere uguali diritti alle donne. In altre parole, i liberali hanno sostenuto che il riconoscimento del matrimonio omosessuale è allineato con l’adattamento progressivo della dottrina cristiana nel corso di molti anni. Proprio come in passato gli schiavi e le donne subivano discriminazioni da parte della chiesa, adesso la chiesa deve fare ammenda per il comportamento e gli atteggiamenti passati.

L’opinione liberale avanza delle argomentazioni secondo cui dovremmo vedere l’accettazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso come facenti parte della missio dei. In altre parole, i grandi cambiamenti sociali che si stanno verificando nella società dovrebbero essere considerati come qualcosa che viene determinato dai propositi di Dio e, di conseguenza, le chiese dovrebbero accogliere questi cambiamenti.

Viene avanzato un ragionamento simile secondo cui l’innesto degli Ebrei nel corpo della chiesa, com’è delineato in Romani 11, è parallelo all’innesto degli omosessuali nella chiesa. Così, si sostiene che i cambiamenti in atto dovrebbero essere teologicamente ben accolti.

Si argomenta, inoltre, che il tipo di omosessualità vietata in entrambi i testamenti è molto diversa dal tipo di orientamento o pratica omosessuale conosciuta oggi. La cultura greca produceva relazioni pederastiche di sfruttamento (uomini adulti con ragazzi giovani), ma queste sono differenti dalle relazioni impegnate e volontarie tra adulti consenzienti.

A questo tipo di opinioni sono state contrapposte altre chiavi di lettura qui di seguito indicate:

  • Goldingay e altre dichiarazioni scientifiche di confutazione sui geni omosessuali con riferimento all’opera di J.Bancroft: “ Homosesual Orientation: The Search for Bilogical Basis” British Journal of Psychiatry 164 (1994): 437-40, riassunte da Tom Brown: “ A Psychiatrist’s Perspective” in Timothy Bradshaw ed., The way Forward? Christian Voices on Homosexuality and the Church, second edition (Grand Rapids, Mich.:Eerdmans, 2004)137-144.

  • Uno studio più recente è quello di David de Pomerai: “Biological Mechanisms in Homosexuality: A critical Review”, Philip Groves, ed., The Anglican Communion and Homosexuality: A Resource to Enable Listening and Dialogue (London SPCK 2008), 268-292

il sito suindicato fornisce le prove che c’è bisogno di genitori maschi e femmine.

Questo è uno scontro e un dibattito più lungo sull’argomento in seno alla chiesa anglicana. Goldingay e altri esaminano attentamente i motivi addotti nelle diapositive precedenti e danno risposte.